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PRESENTAZIONE

PRESENTAZIONE

Socialing è un neologismo composito che nasce dalla fusione di “social” e “marketing” e rappresenta la volontà di avvicinarsi al mondo della cultura economico-aziendale, di quella economico-digitale e del cosiddetto non-profit. Ormai la parola Marketing è quasi prevalentemente svuotata di ogni significato etico e culturale. I Social Network sono la nuova frontiera comunicativa per entrare nella digital transformation 4.0.

Purtroppo il Marketing si è inaridito e spento in uno sterile tentativo di condizionamento dei bisogni e dei consumi. “Siccome devo vendere, voglio convincerti!” Noi tutti, inerti e inermi, assistiamo quotidianamente a questo stillicidio di offerte, di promozioni, di seduzioni simboliche. Gran parte della nostra vita sociale viene riportata sistematicamente alla condizione di consumatori. Non cerchiamo più di capire di che cosa abbiamo realmente bisogno ma finiamo per aderire a canoni socio-culturali prevalentemente esteriori.
Probabilmente il Marketing e la società cosiddetta consumistica hanno svilito il significato più interiore e più profondo dell’esperienza umana quando intende esprimere condivisione e partecipazione.
Economia, etimologicamente parlando, proviene dal greco oikonomia e significa il governo della casa e del villaggio. Purtroppo malgrado i buoni propositi e i valori tanto richiamati, si è verificata un’inversione dagli esiti drammatici. L’economia moderna e quella contemporanea non sono al servizio delle nostre esigenze ma siamo invece noi ad essere al servizio delle esigenze dell’economia, sempre più lontana da noi e dai nostri sentimenti più autentici. Molti di noi hanno reagito dedicandosi al non-profit. Solo che già definito in questi termini negativi, rispetto al mondo profit, risulta confinato come un’attività residuale.
Altri hanno ritenuto che la Responsabilità Sociale d’Impresa (CSR-Corporate Social Responsibility) potesse darci risposte significative. Solo che in molti casi si sono rivelate operazioni esteriori di accreditamento e reputazione sociale che mascherano in molti casi.
Comportamenti opportunistici o peggio ancora vessatori. E’ necessario un nuovo paradigma, un nuovo approccio, nuovi principi fondanti per invertire questa pericolosa deriva culturale.
Valorizzando in modo creativo le competenze manageriali e le categorie del pensiero economico, si può giungere alla consapevolezza del primato della dimensione umana e sociale negli scambi tra organizzazioni economiche che operano sia in base al principio del profitto, sia con fini di solidarietà sociale.

Il Socialing muove dal presupposto che la centralità di modelli e strategie di business debba integrarsi sempre di più con le fertilizzazioni incrociate (cross fertilization) derivanti da conoscenze afferenti a campi di indagine diversi che includono le scienze sociali, la psicologia economica e l’antropologia culturale. Se il richiamo alla inter-disciplinarietà non costituisce una novità di per sé, il Socialing, inteso come opportunità culturale e paradigma di pensiero, può probabilmente esercitare un’influenza significativa sul nostro modo di lavorare, comunicare e convivere.
L’approccio Socialing nasce dalla necessità di “rileggere” le trasformazioni economiche che hanno attraversato la seconda metà del XX secolo alla luce di quelle in atto all’inizio del nuovo millennio nell’attuale contesto socio-politico delle economie avanzate in crisi, sforzandosi di coglierne, in particolare, la matrice culturale più autentica.

Più recentemente, nel corso degli ultimi anni, si è profilato lo sviluppo vertiginoso dell’economia di paesi emergenti come Cina e India. Strategie di business che, in passato, avevano decretato il successo delle imprese occidentali ora debbono essere profondamente ripensate alla luce di una visione nuova capace di attivare consensing, ovvero creare consenso intorno a un modello di economia partecipativa.
Abbiamo di fronte a noi un’occasione storica da non perdere: la crisi strutturale di un paradigma a cui dobbiamo molto ma che è incapace di affrontare le sfide europee ed italiane che ci aspettano. Ridefiniamo le nostre strategie, conosciamo le nuove tecnologie 3.0 e cambiamo le regole competitive del mercato.